La valutazione: finalità e funzioni e riferimenti normativi

La valutazione si configura come un processo, ha funzione formativa e di orientamento ed è volta a documentare non soltanto gli esiti dell’apprendimento ma anche lo sviluppo dell’identità personale dello studente:

La valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni. concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo. Documenta lo sviluppo dell’identità personale e promuove l’autovalutazione in relazione all’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze.” (D.lgs. del 13 aprile 2017, n.62 art.1 c.1)

La valutazione risponde alle seguenti funzioni fondamentali:
  • verificare l’acquisizione degli apprendimenti programmati; 
  • adeguare le proposte didattiche e le richieste alle possibilità e ai ritmi di apprendimento individuali e del gruppo classe; 
  • predisporre eventuali interventi di recupero o consolidamento, individuali o collettivi; 
  • fornire agli alunni indicazioni per orientare l’impegno e sostenere l’apprendimento; 
  • promuovere l’autoconsapevolezza e la conoscenza di sé, delle proprie potenzialità e difficoltà; 
  • fornire ai docenti elementi di autovalutazione del proprio intervento didattico; 
  • comunicare alle famiglie gli esiti formativi scolastici e condividere gli impegni relativi ai processi di maturazione personale.
I riferimenti normativi più recenti sulla valutazione sono:
  • il decreto n. 62/2017 Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, attuativo della legge n. 107/2015;
  • il DM n. 741/2017 che disciplina in modo organico gli esami di Stato di scuola secondaria di I grado;
  • il DM n. 742/2017, il quale presenta i modelli nazionali di certificazione nazionale delle competenze;
  • la nota n. 1865 del 10 ottobre 2017, volta a fornire indicazioni in merito a valutazione, certificazione delle competenze ed Esame di Stato nelle scuole del primo ciclo di istruzione.