Linee-guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità 2009

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Il Ministero dell'Istruzione ha emanato con la Nota del 4 agosto 2009 il documento, “Le linee guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità”, importante non tanto per i contenuti che non apportano novità alla normativa vigente, quanto per l’organicità e lo spessore degli argomenti trattati.

Significativa è la Premessa che ribadisce il processo irreversibile della scuola italiana nell’integrazione degli alunni disabili e insiste molto sul “modello sociale della disabilità”, intesa come interazione fra deficit del funzionamento della persona e il contesto sociale.

Il testo si suddivide in tre parti:
  • la prima, intitolata “Il nuovo scenario: il contesto come risorsa”, racconta sinteticamente lo sviluppo della normativa italiana in materia di inclusione scolastica, riletta alla luce della Convenzione Internazionale sui Diritti delle Persone con Disabilità; 
  • la seconda, denominata “L’organizzazione”, insiste sull’opportunità della costituzione di Gruppi di Coordinamento a livello regionale o di piani di zona; 
  • la terza parte, infine, “Ruolo inclusivo della scuola”, scende più in dettaglio sui compiti organizzativi delle varie componenti scolastiche. Il documento si dilunga opportunamente sul ruolo strategico del Dirigente Scolastico, figura chiave per costruire un sistema scolastico inclusivo.
La presenza di alunni disabili non è un incidente di percorso, ma un evento che richiede una organizzazione del sistema già individuato in via “revisionale” (POF), occasione di crescita per tutti”.

Viene dunque sottolineata la necessità di garantire una “flessibilità” organizzativa e didattica rispettosa della normativa sull’integrazione, con una secca sottolineatura sull’inopportunità di “laboratori” che accolgano più alunni con disabilità.

Si è integrati/inclusi in un contesto quando si effettuano esperienze e si attivano apprendimenti insieme agli altri, quando si condividono obiettivi e strategie di lavoro e non quando si vive, si lavora, si siede gli uni accanto agli altri”.

Il paragrafo concernente i compiti del Dirigente Scolastico auspica anche che quest’ultimo stimoli fin dall’iscrizione la formulazione di un PEI che contenga il “Progetto di vita” dell’alunno e che quindi preveda anche i possibili sbocchi dopo la scuola. Infine si sottolinea la corresponsabilità di tutti i docenti che hanno in classe un alunno con disabilità nella presa in carico del processo di insegnamento-apprendimento.