“La scuola garantisce ed esplicita, nei confronti di alunni e studenti con DSA, interventi didattici individualizzati e personalizzati, anche attraverso la redazione di un Piano didattico personalizzato, con l’indicazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative adottate.” (Art. 5 DM 12/07/2011)
CHE COSA DEVE CONTENERE IL PDP?
Secondo le Linee Guida par. 3.1 il PDP [...] dovrà contenere almeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte dal disturbo:
- dati anagrafici dell’alunno;
- tipologia di disturbo;
- attività didattiche individualizzate;
- attività didattiche personalizzate;
- strumenti compensativi utilizzati;
- misure dispensative adottate;
- forme di verifica e valutazione personalizzate.
ENTRO QUANTO TEMPO VA REDATTO IL PDP?
Il PDP va redatto entro e non oltre il primo trimestre scolastico (Linee Guida par. 3.1).
Tale limite ha principalmente valore per gli studenti in ingresso, mentre per quelli che hanno già usufruito di una programmazione didattica basata sul PDP, tale programmazione è bene che sia pronta entro il mese di ottobre dell’anno scolastico in corso.
Non sono indicate scadenze specifiche nel caso in cui la diagnosi sia presentata alla scuola in corso d'anno. Per analogia si può pensare ad un lasso di tempo non superiore al trimestre.
QUANDO VA AGGIORNATO IL PDP?
Secondo la Legge 170/2010 (art. 5, comma 3), le strategie didattiche, le misure dispensative e gli strumenti compensativi selezionati devono essere sottoposti periodicamente a monitoraggio per valutarne l’efficacia e il raggiungimento degli obiettivi. Si ricorda che ogni piano educativo necessita della costante verifica sul campo e, conseguentemente, deve prevedere un opportuno monitoraggio per eventuali adeguamenti.
CHI PREDISPONE IL PDP?
La redazione del PDP spetta ai docenti del Consiglio di classe, con il coinvolgimento del Dirigente Scolastico (talvolta assistito dal Referente d’Istituto per i DSA).
Il Dirigente ha il compito di garantire lo standard omogeneo dei documenti predisposti per ciascun alunno con DSA della scuola, di incoraggiare il raccordo scuola-famiglia, di monitorare quanto viene attuato (Linee guida MIUR par. 6.2).
CHE RUOLO HANNO I GENITORI NELLA REDAZIONE DEL PDP?
Il PDP viene redatto dalla scuola, ma la famiglia può dire la sua.
Più precisamente, secondo le Linee Guida, può comunicare alla scuola eventuali osservazioni su esperienze sviluppate dallo studente anche autonomamente o attraverso percorsi extrascolastici (par. 3.1) e sottoscrive un patto con la scuola autorizzando tutti gli insegnanti ad applicare ogni strumento compensativo e le strategie dispensative ritenute idonee, previste dalla normativa vigente, tenuto conto delle risorse disponibili. (par. 6.5)
Si ricorda che la circolare MIUR del 27 dicembre 2012 sulla tematica degli alunni con BES riprende l'argomento del PDP estendendolo anche ad altre categorie di studenti con bisogni educativi speciali (BES) oltre agli alunni con DSA.