Il Decreto n. 5669 del 12 luglio 2011, insieme alle "Linee Guida", è stato emanato in attuazione dell’art. 7, comma 2, della legge n. 170/2010:
"Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, con proprio decreto, individua le modalità di formazione dei docenti e dei dirigenti di cui all'articolo 4, le misure educative e didattiche di supporto di cui all'articolo 5, comma 2, nonché le forme di verifica e di valutazione finalizzate ad attuare quanto previsto dall'articolo 5, comma 4."
Le Linee Guida offrono un interessante panorama di suggerimenti operativi nella logica della didattica individualizzata e personalizzata e parlano, a tal fine, di strumenti compensativi e misure dispensative da utilizzare “per il raggiungimento del successo formativo degli alunni con DSA”.
Le linee guida sottolineano la pari importanza e la differenza tra apprendimento individualizzato e personalizzato, sottolineando che i due termini non devono essere considerati sinonimi e offrendo le definizioni per la creazione di un vocabolario comune:
- la didattica individualizzata si riferisce alle attività di recupero individuale, in classe o in momenti definiti, che aiutano lo studente a potenziare abilità e acquisire o migliorare le sue competenze;
- la didattica personalizzata fa riferimento ai metodi e alle strategie didattiche che aiutano lo studente a esprimere le sue potenzialità.
Gli insegnanti realizzano interventi didattici individualizzati e personalizzati attraverso la redazione del Piano Didattico Personalizzato (PDP). Si tratta di un progetto educativo e didattico personalizzato, commisurato alle potenzialità dell'alunno, che definisce tutti i supporti e le strategie che possono portare alla realizzazione del successo scolastico degli alunni DSA.
Tra i possibili contenuti del PDP ci sono:
- la tipologia del disturbo (dislessia, discalculia…in quale forma?);
- le attività didattiche individualizzate (l’intervento calibrato sulle caratteristiche individuali per il raggiungimento di obiettivi comuni alla classe);
- le attività didattiche personalizzate (l’intervento calibrato sullo sviluppo di poten-zialità per il raggiungimento di obiettivi diversi per ciascun alunno);
- gli strumenti compensativi utilizzati;
- le misure dispensative adottate;
- le forme di verifica e di valutazione personalizzate. Tutto ciò in raccordo con la famiglia che può comunicare eventuali osservazioni su esperienze extrascolastiche dell’alunno.